“In alto , in alto, nel più alto dei cieli”

Questa fiaba di natale è nata da un’idea di gina calzavara ed  stata scritta da mia madre brugnoli antonietta, mio padre fiammello cacco e rifinita dalle maestre dell’asilo

In alto , in alto, nel più alto dei cieli vivevano, sopra soffici nuvolette di color argento e oro,tanti piccolissimi angioletti.

Tutto il giorno giocavano a fare capriole e salti da una nuvoletta all’altra.

Una notte, mentre dormivano vegliati dal sorriso della luna, sentirono in sogno una voce, che sussurrava loro :” Svegliatevi! A breve nascerà Gesù. Cercate casetta,un angolino dove Gesù possa essere accolto da tanta gioia e da tanto amore.”

Il giorno seguente, all’alba, appena svegliati, gli angioletti si misero subito in volo con le loro piccole ali, alla ricerca del luogo , dove far nascere l’amico Gesù. Erano guidati dal loro angelo custode, un angelo piuttosto anziano, che ogni tanto brontolava loro, perché spesso si fermavano a ridere, a scherzare e a giocare.

Improvvisamente l’angelo custode li fermò e chiese loro di far silenzio. Erano giunti sopra un bel paesetto, dove dentro un cortile un felice gruppo di bambini e bmbine stava giocando e cantando in allegria.

“ Belloooo ..”: esclamarono gli angioletti

In verità, quei bambini e bambine erano proprio bravi a cantare.

Senza farsi vedere, si sedettero sopra i rami di un Gelso, grande albero del cortile, i cui grossi rami rivolti verso il cielo sembravano due braccia, che aspettassero Gesù.

L’angelo custode disse ai suoi angioletti: “ Questo è il luogo più bello , dove far nascere Gesù. Il paese, Pianiga, ha come protettore san Martino, il santo vicino ai poveri. La Scuola Materna è intitolata a San Giovanni Bosco,il santo dei ragazzi. Il Gelso, con i suoi grandi e alti rami, può accogliere,abbracciare e proteggere Gesù.

Tutti gli angioletti furono molto contenti, anche perché così potevano stare vicini a tutti quei bellissimi bambini della Scuola Materna, un po’ birbantelli come loro, ma tanto buoni e belli.

 

 

E subito, sotto la guida dell’angelo custode, prepararono la casetta per Gesù tra i rami del Gelso. Un angelo, di nome Celestino,che amava tanto il colore azzurro, prese una manciata di polvere di stelle e di luna e la spruzzò sull’albero. Poi, con un pezzetto di cielo, colorò di azzurro,pure, le pietre del sentiero. Gli angioletti presero al volo una grande stella con la coda e altre stelle più piccole e le pregarono di far luce sull’albero. Poi, stanchi, si riposarono, appollaiati sui rami del Gelso. L’angelo custode vegliava,che non si addormentassero e facessero un capitombolo dall’albero.

E così fu, che Gesù nel dicembre del 2018  ebbe la sua casetta, tutta azzurra sul grande Gelso della Scuola Materna di Pianiga. Fu molto felice di vedere e sentire, quei piccoli bambini, che con le loro voci ogni giorno lo salutavano e gli dicevano con il canto che gli volevano tanto e tanto bene.

 

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