Bullismo video corto: 7 febbraio 2017 giornata nazionale contro il bullismo : #nonstiamozitti
Un video contro il bullismo e il cyberbullismo
“Storia di Bullini, bulletti e bulloni” DI Fortunato Cacco (4tu)
Storia quasi seria di piccoli bulli e grandi bulli
“Ninetto era un bambino che non voleva andare a scuola e così il papà gli dava due tre quattro sculaccioni e cinque urlacci perchè si irritava per le sue lacrime “Le difficoltà aiutano a diventare grandi “ gli diceva!
Passavano i giorni e i mesi…
Gli sculaccioni e le sgridate passarono e le lacrime non uscirono più ma scesero alla pancia : che mal di pancia!
“Bravo” diceva il papà “Un uomo non piange come una femminuccia”.
La mamma invece scuoteva la testa..era buona ma triste. Forse aveva paura e così obbediva al papà perché, come diceva lui, era il capo e “i veri capi si fanno ascoltare , menano e urlano”!
Passavano i giorni e i mesi….
Scopri così che anche lui poteva dare le botte ai bambini di scuola.
Era felice perché non era più piccolo, stava diventando un capo ed era contento : il mal di pancia gli era passato
Passavano i giorni e i mesi…
Aveva capito il trucco : un urlo, uno sculaccione magari li prendeva ancora ma poi se subito li restituiva andava meglio ! Molto meglio!
Aveva anche trovato chi se li prendeva : Tonino il compagno d’asilo più piccolo e spaventato e anche Rossa la gattina del vicino vecchia , malandata, trattata male ed affamata
Passavano i giorni e i mesi…
Il mal di pancia gli era passato: era il boss e più tormentava e più era felice.
Felice era anche il papà che continuava a dirgli : “Svegliati! Che fai dormi? La vita è per i vincenti, se non le dai le prendi!
Passavano i giorni e i mesi …
La mamma parlava sempre meno, lui non aveva più bisogno di lei e poi mica lei lo aveva difeso dal papà.
Era felice, c’erano un sacco di vittime da tormentare : dagli animaletti ai bambini fino ai vecchietti e ai poveretti cioè tutti gli occhi spaventati che incontrava.
Passavano i giorni i mesi e gli anni…
Arrivò il suo giorno nero (la resa dei conti)
Fu nuovamente picchiato, picchiato forte dal padre che continuava a dirgli “Buono a nulla!Perdente! Nullità!”
Lui ancora non lo sapeva ma era la vita che gli andava incontro e gli tendeva la mano
Lei gli regalò delle belle lacrime grosse grosse , proprio le lacrime che lui odiava..lacrime da femmina.
E mentre era lì per terra passò Tonino sempre piccolo, magro e perdente ma aveva un jolly lui..la pietà e l’amore.
In questo era stato fortunato.
Tonino passava per portare un cioccolatino a Rossa, la gattina sempre più malata, affamata e carica di anni : “Una vita inutile” secondo il bulletto
Si fermò e lo guardò
Ninetto che era ammaccato e con il viso sporco di lacrime si mise istintivamente in posizione di difesa.
Tonino allungò le braccio,..forse gli avrebbe dato un pugno e Rossa lo avrebbe graffiato..ahi che male!..stavolta le avrebbe prese sul serio
“Un uomo non piange non le prende” ricordò le vecchie parole…ma chi se ne importava ormai era contento di piangere e forse anche di prenderle.
“Boss?un pezzo di cioccolato?” gli chiese Tonino…”Rossa te lo cede solo per questa volta.”
Ninetto lo guardò per un secondo e quello che vide non erano due occhi cattivi e spaventati ….e allora che sguardo era?
Era la vita che gli offriva una via di fuga……”

#nonstiamozitti 7 febbraio 2017 prima giornata nazionale contro il bullismo